Un orso speciale

Nostro amico è ormai diventato
nei nostri sogni con lui abbiam giocato!
In fondo all’uomo chiedeva solo
dividere con lui il cibo e il suolo.

Che paura, ma è proprio vero?
Si muove solo nel bosco nero!
Son curioso, lo voglio vedere:
giù in giardino mi vado a sedere.

L’hanno chiamato Dino
ed era proprio carino;
aveva un bel musetto,
era un simpatico orsetto.

Molti luoghi ha girato,
ma qui da noi poi s’è fermato;
qualche volta ha fatto arrabbiare,
ma anche lui doveva mangiare!

Animali predati e qualche razzia,
poi spariva per giorni, non amava la compagnia.
Un collare per controllare i suoi spostamenti
e sembrava fossero tutti contenti.
Ma lui no: col suo collare stretto,
era solo un povero orsetto!

Camminava su Longarone e Castellavazzo…
ma arrivato in Slovenia sembrava pazzo.
Che tragico giorno! Che tristezza!
E’ sparita con un colpo la sua fierezza.

Scusato colui che ha dovuto sparare,
ma niente potrà farlo tornare.
Che dolore, che dispiacere,
è svanita la speranza di poterlo vedere.

Povero Dino,
era così arino!
Lo stavamo conoscendo bene
e tutta la classe ci tiene.

Nostro amico è ormai diventato
nei nostri sogni con lui abbiam giocato!
In fondo all’uomo chiedeva solo
dividere con lui il cibo e il suolo.

Testo di una canzone composto degli alunni di classe quarta di Longarone, realizzato nell’ambito del progetto “Lettura pensata” – A.S. 2010-2011.
Musica e accompagnamento del maestro Nelso Salton.