Il Piano indica il patrimonio edilizio esistente come risorsa da tutelare, dato che la salvaguardia e la valorizzazione delle testimonianze della presenza storica dell’uomo nel territorio del Parco costituiscono il mezzo attraverso cui tramandare la storia e la cultura locale, i modi di vita, l’organizzazione sociale e produttiva, il rapporto con l’ambiente, le tradizioni.
Sono stati identificati quali beni culturali i centri storici; beni di interesse storico-architettonico gli edifici religiosi, le ville e case padronali, le attrezzature della strada (ospizi, stazioni di posta, osterie); beni di interesse storico-ambientale i nuclei o manufatti legati all’attività silvo-pastorale; beni di interesse storico-testimoniale l’archeologia industriale.
Il Piano considera inoltre i manufatti militari, i cippi confinari, i beni archeologici.