Piante spontanee
Scheda agronomica
Classificazione botanica:
- Famiglia: Cannabacee
- Genere: Humus
- Specie: Humus lupulus
- Nome comune: Luppolo
- Il nome deriva dal latino humus =terra, per i fusti prostrati a terra se non trovano sostegno.
- Il nome dialettale può essere fatto risalire alla forma d’uso della pianta, da “bruscar”, tagliare i getti terminali.
- Ampiamente distribuito allo stato spontaneo, si trova sulle rive, nelle boscaglie e ai margini dei boschi, generalmente su terreni calcarei.
Portamento della pianta: lianoso e attorcigliante
Altezza: 1 – 4 metri
Caratteristiche della corteccia e del fusto:
- Colore del fusto: dal verde al marrone
- Colore dei rami : dal verde al marrone
- Assenza di lenticelle sui rami e presenza di peli rigidi
- Fusto: striato, ramoso, coperto da peli rigidi e ricurvi
Foglie:
- Forma della lamina: palmato-lobate con 3 lobi
- Tipo di foglia: dimorfismo fogliare
- Apice fogliare: appuntito
- Base della foglia:
- Margine fogliare: dentato
- Nervature: palmate sulla foglia e pennate sui lobi
- Inserzione della foglia: opposte, con picciolo di lunghezza variabile
- Colore della pagina fogliare superiore: verde si schiarisce con il tempo
- Colore della pagina fogliare inferiore: verde chiaro
- Pagina fogliare superiore: glabra
- Pagina fogliare inferiore: ruvida e glandulosa
- Dimensione della lamina fogliare:
- Lunghezza: cm 5 – 20
- Larghezza: cm 3 – 15
Fiori e infiorescenze:
- Pianta dioica con fiori maschili riuniti in pannocchie e femminili raggruppati in amenti
- Epoca di risveglio vegetativo: fine inverno
- Getti di allungamento: inizio primavera
- Fioritura: maggio-agosto
Frutto:
- I frutti, acheni subrotondi di color cenere, sono situati a due a due all’ascella di brattee simili a foglie e riuniti a formare delle infiorescenze composte da 40 – 60 gruppi di coppie di frutti.
- Epoca di raccolta: agosto – ottobre
- Epoca di conservazione: un anno
- Epoca di consumo: tutto l’anno
Aspetti agronomici:
- Ciclo vegetativo:
- Ingrossamento delle gemme e ripresa vegetativa:fine inverno,
- Schiusura parziale delle gemme: aprile
- Schiusura totale delle gemme:
- Fioritura: inizio a maggio; piena a luglio
- Maturazione del frutto: agosto – ottobre
- Caduta delle foglie: ottobre
- Riposo vegetativo: fine ottobre, aprile
- Produttività per pianta: 0,030 kg di getti e kg 0,1 di fiori femminili (prodotto secco)
Usi
- Industriale, (per la produzione della birra), non è proponibile al di fuori delle aree che hanno una tradizione in proposito, richiedono strutture apposite per la lavorazione
- Vengono coltivate delle varietà selezionate, ciascuna con caratteristiche proprie
- Alimentare, limitato alla raccolta dei getti commestibili primaverili
- Erboristico per uso sia interno (sedativo e aromatizzante) sia esterno (cosmetico e sedativo)
Testimonianze
I files audio delle testimonianze
Vengono allegati alcuni brani significativi delle interviste condotte da Nadia Breda e Barbara De Luca nel corso delle ricerche etnobotaniche.
Si riporta di seguito una breve sintesi del contenuto dei diversi brani.
- Vecchie varietà di mele e pere (mp3 – 02:23 – 428kb)
L’anziana interlocutrice, intervistata nella cucina di casa sua, descrive alcune vecchie varietà di mele e pere che ricorda di aver visto e ne illustra le caratteristiche. Cita in particolare i pér Canarìn, i pér da le Tharpe e i pér Torondèi. - Il ruolo dell’emigrazione nella creazione delle varietà di mele e pere (mp3 – 15:36 – 2,6Mb)
L’interlocutore incontrato descrive e disegna alcune vecchie varietà di mele e pere di cui ricostruisce anche la singola storia. Molti esemplari che lui ricorda di aver visto (molti dei quali oggi non sono più rintracciabili) erano varietà importate da suo padre o da altri emigranti dall’America, e dall’Africa. Nomina in particolare le seguenti varietà: i pér Anguriéta, pér de Agosto, pér Sangonèi, pér e pón de Pin, pér Thucherìn, pón de l’Òio, de santa Anna, Americani, dell’inverno, pér de la Mèrdha. - Gestione di vecchi meli e peri (mp3 – 7:19 – 1,2Mb)
L’interlocutrice, intervistata nella sua casa, racconta delle piante che aveva nei suoi campi, di come erano curate e dell’uso che ne facevano. Descrive le caratteristiche delle varietà di pér Spada, pér del Diàol, pér de la Favorita, pér de san Piero, pér Moscatèi. - Gli innesti (mp3 – 7:29 – 1,2Mb)
L’interlocutore, intervistato mentre eseguiamo un percorso nei suoi campi, dove si trovano le piante di cui ci parla, descrive come praticasse gli innesti, quali fossero le piante innestate e coltivate già da suo padre e quali le sue, le modalità di rifornimento del supporto selvatico per la pratica dell’innesto. Racconta di ogni pianta descrivendola dal vivo, e ricordando altre piante non più presenti ma di cui ricorda la “biografia” particolare di ognuna. - I fagioli (mp3 – 10:11 – 1,7Mb)
L’interlocutrice racconta delle sue produzioni di fagioli mentre ce li mostra estraendoli da grandi sacchetti dove li conserva. Racconta e confronta i fagioli di Lamon e i fagioli gialét , descrive le cure che vi dedicavano al momento della semina e in quello della raccolta, lo scambio delle sementi, le modalità di conservazione e i problemi di ibridazione dei semi. Conclude parlando dell’”occhio del fagiolo”.