Progetto speciale riqualificazione malghe, gestione prati e pascoli

Malga Erera
(foto di: Enrico Vettorazzo)

Il progetto, concluso nel 2003, aveva quattro obiettivi:

  1. valutare lo stato gestionale ed ambientale delle praterie
  2. definire i criteri di gestione dei prati e delle malghe
  3. riqualificare il sistema foraggero-zootecnico dei Comuni del Parco
  4. informatizzare la cartografia.

Tutte le superfici prative presenti all’interno del Parco sono state censite, classificate dal punto di vista fitosociologico e catalogate dal punto di vista gestionale.
E’ stato così realizzato un catasto digitale (inserito nel Sistema Informativo Territoriale del Parco) dei prati e dei pascoli presenti all’interno dell’area protetta.
In questo modo si dispone di uno strumento gestionale di facile e rapido aggiornamento e di un indispensabile “supporto cartografico” per sviluppare progetti di gestione e manutenzione delle superfici erbose.
Complessivamente queste aree si estendono su 3.366 ettari, pari a quasi l’11% della superficie del Parco (Cartografia Prati e praterie del Parco)

Dal punto di vista gestionale prati e pascoli sono stati classificati in 6 diverse classi:

  1. prati utilizzati o utilizzabili a fini zootecnici e prati sui quali è prioritario il mantenimento della cotica erbosa
  2. pascoli di malghe attive e praterie contigue ad esse purché non comprese nel punto 4
  3. prati e praterie sulle quali è difficile eseguire interventi meccanici finalizzati al mantenimento della cotica erbosa
  4. prati e praterie alpine dove è precluso l’intervento dell’uomo: comprendono le superfici che ricadono in Zona A (Riserva integrale) o in Zona B2
  5. prati tecnici, senza alcuna velleità produttiva sui quali è necessario effettuare interventi di governo della vegetazione erbacea ed arbustiva: per la maggior parte comprende aree di rispetto a strutture
  6. pascoli di malghe abbandonate e praterie alpine limitrofe purché non comprese nella classe 4.

(Cartografia Classi di gestione di prati e pascoli)