Da Carta Qualità alla CETS fase 2: evoluzione di un sistema
La certificazione CETS è articolata in tre fasi.
- Nella fase 1 Europarc (la Federazione Europea delle aree protette) assegna la Carta ai singoli Parchi, dopo aver esaminato ed approvato (anche con visite ispettive sul campo) un Piano di azione quinquennale elaborato dall’area protetta e finalizzato all’applicazione concreta dei principi del turismo sostenibile.
- Nella fase 2 i parchi certificati rilasciano il marchio CETS alle strutture turistiche del territorio che si impegnano ad applicare i principi del turismo sostenibile.
- La fase 3 prevede la certificazione di tour operator che confezionano pacchetti turistici per visitare i parchi utilizzando le strutture ricettive individuate con la fase 2.
Nel 2015 il Parco ha completato la fase 1, ottenendo la Carta Europea del Turismo Sostenibile.
Nel Piano di azione del Parco una delle schede azione prevede di proseguire anche con la certificazione CETS fase 2.
Nel Parco la fase 2 della CETS costituisce la naturale evoluzione del sistema “Carta Qualità”: un protocollo di concessione del marchio del Parco alle imprese che si impegnano a rispettare protocolli tecnici di tutela ambientale e di sostenibilità.
Nata nel 2000, Carta Qualità ha creato un circuito di quasi 200 imprese aderenti, delle quali circa un terzo è costituito da strutture ricettive turistiche.
Nel corso del 2017 il PNDB ha modificato i disciplinari Carta Qualità per le strutture turistiche, armonizzandoli con quanto stabilito da Europarc e Federparchi, per “trasformare” Carta Qualità in una certificazione CETS fase 2.
Nel corso dello stesso anno il PNDB ha condotti vari incontri pubblici con i proprietari e gestori delle strutture turistiche, per illustrare l’opportunità di passare da Carta Qualità alla CETS fase 2 e le modalità di adesione.
Complessivamente 20 aziende hanno deciso di aderire alla fase 2.
Nel mese di giugno 2018 queste aziende hanno ricevuto la visita ispettiva da parte di verificatori accreditati da Federparchi.
Le visite hanno avuto esito positivo e a novembre 2018 Federparchi ha concesso a 20 aziende del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi la possibilità di fregiarsi del marchio CETS fase 2.
Come aderire Alla CETS fase 2
Se gestite un’impresa turistica in uno dei 15 Comuni del Parco (Belluno, Cesiomaggiore, Feltre, Gosaldo, La Valle Agordina, Longarone, Pedavena, Ponte nelle Alpi, Rivamonte, San Gregorio nelle Alpi, Santa Giustina, Sedico, Sospirolo, Sovramonte, Val di Zoldo) potete aderire alla CETS fase 2.
E’ sufficiente contattare gli uffici del Parco a Feltre (info@dolomitipark.it; Tel. 0439/3328), compilare la richiesta di adesione, che stabilisce alcuni criteri minimi obbligatori e impegnarsi a realizzare, attraverso l’adozione di alcuni
requisiti facoltativi, un
programma triennale di miglioramento della gestione della propria struttura dal punto di vista ambientale (riduzione dei consumi di energia elettrica, di energia termica, di acqua, contenimento della produzione di rifiuti e loro differenziazione, …) e di rafforzamento della collaborazione con il Parco in attività di promozione congiunta del territorio e di sensibilizzazione ambientale dei turisti.
DownloadSistema di adesione alla Cets Fase 2 (553Kb)
Richiesta marchio e requisiti obbligatori (438Kb)
Requisiti facoltativi (811Kb)