Rupi

Autunno in Val Balanzola
(foto di: Enrico Vettorazzo)

Il Pontentilleto montano, vegetazione dominata dalla Cinquefoglie pendula (Potentilla caulescens), rappresenta la vegetazione rupestre più diffusa dal fondovalle fino a quota di circa 1600 metri, con frequente partecipazione della Spirea cuneata (Spiraea decumbens subsp. tomentosa) e del noto Raponzolo di roccia (Physoplexis comosa).
A maggior altitudine troviamo molte altre associazioni di grande interesse naturalistico e scientifico: la vegetazione a Cinquefoglie dolomitica (Potentilla nitida) sulle rupi dolomitiche più elevate, il Sassifrageto delle fessure (con Saxifraga burserana), che vegeta su calcari stratificati, il Sassifrageto di stillicidio (con Saxifraga mutata), l’associazione a Campanula morettiana (su rupi dolomitiche percorse da correnti d’aria umida) e le associazioni dei ripari sottoroccia con Silene di Veselsky.
A questi ambienti estremi si sono adattate anche molte specie animali tra cui il picchio muraiolo che va a caccia di insetti e ragni nelle fessure delle rocce, la rondine montana, il gracchio alpino, il corvo imperiale e l’aquila reale che nidificano in ambiente rupestre.