Le forre del torrente Ardo

Valle dell’Ardo, marmitta di evorsione
(foto di: Gianni Poloniato)

Il torrente Ardo nasce ai piedi del M. Schiara, nel cuore del Parco Nazionale, e confluisce nel Piave a Belluno. Lungo il suo corso sono presenti spettacolari forre, molto interessanti sotto il profilo naturalistico.

Comune/i: Belluno

Accesso: Da Cavarzano, Soracroda, Bolzano Bellunese e dall’attigua località Le Valli

Grado di difficoltà per raggiungere la zona e muoversi al suo interno: Le forre dell’Ardo possono essere raggiunte con grande facilità anche con mezzi motorizzati mentre più difficoltoso, e talora pericoloso, è il muoversi al loro interno. Va fatta attenzione, nel corso dell’estate, alla possibilità che si verifichino eventi di piena improvvisi in conseguenza di piogge intense cadute nella parte alta del bacino idrografico.

Motivi di interesse floristico-vegetazionale
Ambiente suggestivo e complesso, che aggiunge all’intrinseco valore geomorfologico anche pregi floristici e vegetazionali storicamente consolidati. Nella Guida Botanica delle Dolomiti di Feltre e di Belluno (Lasen, E. & S. Pignatti, Scopel, 1977) si ipotizza che in queste forre possa essere comparsa Rhizobotrya alpina, uno dei più rari ed importanti endemismi dolomitici. Altro fenomeno di rilevante valenza ambientale è la discesa di elementi microtermi, caratteristici delle quote più elevate, resa possibile dal microclima decisamente fresco anche in piena estate. Una ricca vegetazione di muschi ed epatiche colonizza le pareti più ombrose. Ovunque abbondanti sono le felci, in particolare Phyllitis scolopendrium, specie guida, con la vistosa Lunaria rediviva, dei boschi di forra, ambienti ritenuti di importanza prioritaria dalle normative europee. In effetti nel bacino dell’Ardo sono stati rilevati, a quote variabili dai 600 ai 1000 metri, diversi popolamenti di aceri-tiglieti e di aceri-frassineti. Rilevante la presenza di acero riccio ed Euonymus latifolius, poco frequenti nel nostro territorio. Non si mancherà di rilevare la presenza di altre specie di notevole valore fitogeografico, in particolare di Hesperis matronalis subsp. candida, Polypodium interjectum, Carpesium cernuum. Apprezzabili ancora gli aspetti a capelvenere (grotte stillicidiose con formazione di tufi) che rappresentano anch’essi un habitat prioritario.

Motivi di interesse faunistico
Lungo il torrente si possono osservare uccelli legati ai corsi d’acqua di montagna quali il merlo acquaiolo e la ballerina gialla. Nelle forre nidifica l’allocco mentre nella parte alta del torrente una delle specie di maggior interesse è la salamandra alpina.

Altri motivi di interesse
Le forre del torrente Ardo sono ambienti altamente spettacolari. Fra le gole rocciose più rilevanti si ricordano quella di Corontola, presso Bolzano Bellunese, quella del “Pont de la Mortis”, osservabile comodamente dasl ponte omonimo, e quella pensile, oggi non più percorso dall’acqua, del “Bus del Buson”, raggiungibile a piedi da Case Bortot.

  • Periodo consigliato per la visita: Estate
  • Attrezzatura necessaria: é consigliato l’uso degli stivali o comunque di scarpe ben aderenti a suoli scivolosi e pietre con muschio

Comune: Belluno (BL)