L’albero che si spinge alle quote più elevate è il larice (Larix decidua).
E’ l’unica conifera europea che perde il fogliame dopo un caratteristico ingiallimento autunnale della chioma.
Bei lariceti si localizzano nel territorio del Parco ai Piani Eterni, in Val del Menegaldo, sui Monti del Sole, sulla Schiara e nel gruppo del Prampèr, a quote variabili tra i 1700 e i 1900 metri.
Il sottobosco è caratterizzato dalla presenza di rododendri e mirtilli; i rami e i fusti dei larici sono spesso ricoperti da licheni frondosi. Su versanti più umidi compaioni lariceti con un sottobosco ricco di alte erbe (megaforbie).
Alcuni insetti si nutrono esclusivamente degli aghi del larice: è il caso delle larve di due piccole farfalle: la minatrice degli aghi del larice e la totrìcide grigia.
Nei lariceti vivono uccelli e mammiferi che prediligono formazioni boschive rade con suolo erboso, vecchi alberi con cortecce screpolate e cavità per nascondersi o nidificare.
Tra questi si ricordano il piccolo rampichino alpestre, la tordela e la cincia bigia alpestre.