Anfibi

Rospo smeraldino
(foto di: Enrico Canal (CTA-CFS))

La loro diffusione e distribuzione è influenzata dalla disponibilità di idonei siti riproduttivi costituiti da stagni, abbeveratoi e cisterne. Il Tritone alpino Ichtyosaura alpestris è abbastanza comune nel territorio del Parco, mentre  Tritone crestato italiano Triturus carnifex e Tritone punteggiato Lissotriton vulgaris sono maggiormente localizzati in aree esterne ai confini dell’area protetta.
La salamandra pezzata Salamandra salamandra, dalla caratteristica colorazione giallo-nera è sicuramente tra gli anfibi più comune alle medie quote. La sua presenza è legata soprattutto alla disponibilità di corsi d’acqua ben ossigenati in grado di garantire la sopravvivenza e la metamorfosi delle larve. La salamandra nera o alpina Salamandra atra atra è invece un’eccezione: le sue larve si sviluppano nel grembo materno e dopo 2-4 anni nascono due piccoli già completamente sviluppati.
Tipica di quote elevate, è stata rinvenuta nel Parco fino a 2500 metri. L’Ululone dal ventre giallo Bombina variegata variegata, abbastanza diffuso nel Parco, svolge la maggior parte della stagione attiva in pozze d’acqua stagnante: Più diffusi e comuni sono il Rospo comune Bufo bufo e la Rana montana Rana temporaria, che si riproducono sia in stagni sia in corsi d’acqua, anche a quote elevate. Piuttosto localizzato è il Rospo smeraldino Bufo viridis, che nel Parco raggiunge la massima quota nota per il Veneto.
La Raganella italiana Hyla intermedia e la Rana agile Rana dalmatina sono più comuni lungo i confini meridionali del Parco, mentre la Rana dei fossi Rana synklepton esculenta si trova in località prossime ai confini ma esterne al perimetro del Parco.

Per saperne di più scaricate l’PDF Atlante degli Anfibi e dei Rettili del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi