
(foto di: Ottorino Mazzucco)
Classe: Uccelli (Aves)
L’alta montagna, nonostante le difficili condizioni climatiche che la caratterizzano, offre rifugio a numerose specie animali. Durante la bella stagione si può incontrare, presso il limite superiore delle foreste, il merlo dal collare (Tordus torquatus). Questo turdide dal piumaggio nero, presenta sul petto una caratteristica mezzaluna di piume bianche. Costruisce il suo nido tra i rami delle conifere e, durante l’inverno, migra verso l’Europa meridionale e il Nord Africa. Salendo verso le praterie, su pascoli ricchi di rocce, il visitatore pu ò notare un altro membro della famiglia dei turdidi.
E’ il culbianco (Oenanthe oenanthe) che si sposta in continuazione sul terreno per cacciare gli insetti terricoli di cui si nutre. E’ curioso come questo uccello, caratterizzato da una striscia color rosso ruggine sotto l’occhio, e dal dorso grigio, compia balzi e inchini, mettendo in evidenza il suo posteriore bianco. Anch’esso affronta lunghe migrazioni per trascorrere l’inverno nelle savane aperte dell’Africa tropicale. Le zone rocciose o sassose del Parco ospitano anche il codirosso spazzacamino (Phoenicurus ochruros) che si riconosce per il continuo e tipico movimento della coda verso il basso. Costruisce i suoi nidi nelle cavità delle rocce o nei muri, ove accumula muschio, fili e steli d’erba. Il suo canto è molto simile al rumore che viene prodotto calpestando vetri infranti o sgualcendo della carta. In inverno migra nel bacino del Mediterraneo, in Asia e in India. Alle alte quote l’escursionista può essere attratto dal fringuello alpino (Montifringilla nivalis) il cui volo mette in evidenza la parte bianca delle ali. Fabbrica un nido a forma di scodella all’interno di crepacci e fessure nelle rocce, ma spesso nidifica anche nelle malghe o nei rifugi. Un altro abitatore tipico delle alte praterie e dei pendii pietrosi è il sordone. Non è molto appariscente ed è facilmente avvicinabile. Nidifica all’interno di fori o di spaccature che riempie con muschio, fuscelli o radici.