
(foto di: Enrico Canal CTA-CFS)
Accesso: Dalla Val Canzoi (lago della Stua) alla conca pascoliva di Erera, lungo una ripida mulattiera (sentiero n. 802).
Praterie alpine e distese di calcari incarsiti
Nel mosaico di ambienti che caratterizzano il parco, l’altopiano carsico Erera – Piani Eterni spicca per la straordinaria qualità dei contenuti naturali e per l’originalità del paesaggio. L’altopiano risulta costituito da due principali unità ambientali:
- la conca pascoliva di Erera, frammento di prateria alpina insediata sulla superficie piatta, debolmente digradante, di due conoidi torrentizi coalescenti
- l’inacessibile dominio dei Piani Eterni, vasto altopiano caratterizzato da estese superfici in roccia (Calcari Grigi); tormentate dal carsismo (crepacci, inghiottitoi, campi solcati), sulle quali si sviluppa una fitta e intricata vegetazione arbustiva (arbusteto subalpino a pino mugo, salice e rododendro)
Ma i Piani Eterni hanno anche un volto nascosto, misterioso e inquietante, un mondo sotterraneo costellato di cavità, grotte, cunicoli (la cavità più profonda raggiunge quasi i mille metri), che assorbono rapidamente l’acqua dell’altopiano e alimentano numerose sorgenti carsiche (Val Canzoi; Val del Mis).
Rocce, ambienti e forme osservabili
Rocce: Calcari Grigi (Piani Eterni); Rosso Ammonitico sup. (paretina alle spalle di casera Erera e della pendana di Brendol); Biancone e Scaglia rossa (rilievi che delimitano a nord l’altopiano: M.Brendol, Le Rosse di Erera, M. Mondo)
Forme del paesaggio:
Forme glaciali: circhi glaciali (I Laghetti, Busa del Toro, circo di Cimia, Van dei Cavai)
Forme carsiche: campi solcati; crepacci carsici; doline
Forme periglaciali: ghiaioni, conche nivali
Forme fluvio-torrentizie: forra di Brendol; conoidi torrentizi (piana pascoliva di Erera)
Ambiente / Paesaggio
Ambiente carsico-nivale d’altitudine con caratteri di singolararità morfologica e unicità ambientale, nel quale si avvicendano superfici rocciose levigate dai ghiacciai e minutamente scolpite dal carsismo, pascoli alpini, intricati arbusteti a pino mugo, salice e rododendro e frammenti di “paesaggi umani” (casere, pascoli). Le forme generalmente arrotondate/morbide dei rilievi che delimitano a nord l’altopiano (M.Brendol, M.Mondo), modellati nelle tenere e degradabili formazioni del Biancone e della Scaglia rossa e le estese praterie alpine che diffusamente le rivestono, conferiscono al paesaggio di questo frammento di catena un carattere tipicamente prealpino.
Note: Itinerario impegnativo (dislivello 1000 m)