Il medioevo

Agre, ospizio porticato (foto di: PN Dolomiti Bellunesi)

L’età tardo-antica e i primi secoli del medioevo sono caratterizzati dalla progressiva cristianizzazione della quale rimangono numerose testimonianze (Feltre e Belluno furono tra le più antiche sedi vescovili del Veneto).
Soggetto alle dominazioni bizantina, longobarda e franca, il territorio bellunese nel corso dell’alto medioevo fa parte di quella che nel X secolo fu chiamata Marca Veronese e, dall’inizio del XIII Marca Veronese Trevigiana.
Il governo anche politico, delle due città montane è affidato ai vescovi che, a partire probabilmente dall’inizio del XII secolo, esercitano poteri tipici di tutte le signorie territoriali.
Nella seconda metà dello stesso secolo, entrambi le sedi vescovili sono oggetto delle mire espansionistiche del comune trevigiano che non riesce tuttavia ad alternare la fisionomia. Nel corso del duecento Belluno e Feltre subiscono gli effetti dell’espansione signorile di Ezzelino da Romano prima, dei Da Camino poi.
Nel Trecento, mentre il potere temporale dei vescovi va inesorabilmente scemando, sono contese da Scaligeri, Carraresi, grandi casate Tedesche (Lussemburgo e Brandeburgo) e Visconti.
Già a metà del XII secolo una notevole importanza hanno inoltre le iniziative dei due Capitoli Cattedrali connesse al ruolo degli ospizi di montagna già a metà del XII secolo e gli interventi di grandi enti ecclesiastici della pianura o della fascia pedemontana.
Feltre e Belluno cadono sotto il dominio della Repubblica veneta una prima volta nel 1404 e definitivamente nel 1420.

Certosa di Vedana (foto di: G.Poloniato)