La Preistoria

Scavi archeologici recinto pastorale Vette Piccole
(foto di: E. Vettorazzo)

La presenza umana nel territorio del Parco risale a epoche molto antiche ed è documentata da reperti di grande valore.
Le prime tracce datano al paleolitico medio: circa 40.000 anni fa gli Uomini di Neanderthal giunsero sul monte Avena per cacciare grandi mammiferi.
Dopo circa 10.000 anni – nel Paleolitico superiore – l’Homo Sapiens Sapiens comparve nella zona per estrarre e lavorare la selce.
Successive frequentazioni sono testimoniate dal ritrovamento in Val Cismon di alcuni ripari sottoroccia e di una sepoltura risalente a circa 12.000 anni fa.
A partire da 6.000 anni fa (Neolitico), l’introduzione dell’agricoltura e dell’allevamento portò l’uomo verso la graduale sedentarietà e quindi alla costruzione dei primi villaggi.
Testimonianze di questi insediamenti sono state rinvenute presso l’abitato di Vignui, a Pedavena e a Ponte nelle Alpi. I reperti trovati in Val Cordevole, Val Falcina e sul Monte Talvena evidenziano invece la presenza umana durante l’età del bronzo.
L’età del Ferro fu caratterizzata da più popoli e culture. Influssi celtici interessarono Belluno, Cadore e Alpago, mentre a Mel e Cavarzano vi sono importamti testimonianze della presenza di genti provenienti dall’Asia Minore, i Paleoveneti.
Il Feltrino fu soggetto a influenze retiche, come documentano gli oggetti ritrovati proprio nel cuore della cittadella di Feltre, fortificata già prima della dominazione romana.